Orari lavori di ristrutturazione, cosa dice la legge

I lavori di ristrutturazione di un appartamento all’interno di un condominio rappresentano un’attività necessaria e periodica nel tempo.

Può trattarsi di una ristrutturazione del proprio appartamento o può dipendere dal fatto che chi acquista o prende in locazione un immobile non sempre lo trova nelle condizioni ottimali per le sue esigenze e/o i gusti.

Qualunque sia la causa dei lavori di ristrutturazione, lavori di questo genere comprendono spesso l’abbattimento di pareti o la rimozione dei pavimenti. Per chi deve commissionare i lavori, si tratta di scegliere una ditta affidabile alla quale affidare il compito della ristrutturazione, ma anche quello di convivere con gli indubbi reclami dei condomini che possono essere irritati dal rumore provocato dagli operai.

Cosa dice la legge sugli orari per i lavori di ristrutturazione?

Il Supremo Collegio specifica la forma e limiti dei divieti contenuti nel regolamento di condominio che definisce come statuto interno, ai sensi dell’art. 1138 c.c., che contiene al suo interno le norme che disciplinano l’uso delle cose comuni.

In buona sostanza, la legge rimanda al testo del regolamento di ogni singolo condominio limiti, divieti e permessi ma solo per quello che riguarda le parti in comune. Quindi, essendo una proprietà privata non può essere di competenza dell’amministratore del palazzo che ha il solo obbligo di occuparsi di porzioni comuni. Non è neanche una pertinenza dei vigili urbani, sempre trattandosi di una privata proprietà e l’unica entità, atta a stabilire eventuali imposizioni è la figura di un magistrato, sollecitato da un esposto che deve essere circostanziato e giustificato.

Come regolamentarsi allora?

​E’ buona norma controllare, prima di tutto, cosa prevede il regolamento condominiale in tema di rumori molesti e se siano indicate specifiche fasce orarie “di riposo”, nelle quali è richiesto particolare silenzio.

Qualora vi siano specifiche previsioni sul punto, ogni condomino sarà tenuto al loro rispetto, organizzando gli interventi di manutenzione, ristrutturazione e montaggio del mobilio entro gli orari indicati nel regolamento. In alternativa potrà chiedere, in sede di assemblea condominiale, di essere autorizzato a compiere tali lavori, se ciò si rendesse necessario, anche nelle ore “di silenzio”.

Al contrario, se il regolamento condominiale nulla prevede in materia di rumore e disturbo, ognuno sarà pienamente legittimato a compiere tutti gli interventi e le attività che riterrà necessari, entro i limiti della “normale tollerabilità”.

E’ buona norma che i lavori di questo tipo che provochino rumori, debbano essere svolti dalle ore 7 della mattina fino alle ore 17, osservando comunque due ore di silenzio e lavorando nel pomeriggio, senza provocare eccessivo rumore (significa che tuttavia il rumore è consentito purchè non sia eccessivo. Quando un rumore è molesto? Ne abbiamo parlato qui).

Assolutamente da evitare lavori che generino rumori e fastidi durante il sabato, la domenica e i giorni festivi; ma ogni comune può avere regolamenti specifici.

Cosa succede in caso di mancanza di rispetto delle buona maniere?

Se un lavoro di ristrutturazione di un appartamento di un condominio, viene eseguito in modo rumoroso nei giorni in cui è fatto espresso divieto, può essere mossa nei confronti del proprietario dell’immobile in questione, un esposto alla magistratura che gli intimi il rispetto delle norme e il divieto di proseguire i lavori rumorosi durante i giorni non consentiti.

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